Lo yoga è antico come il mondo, è una pratica a cui tutte le culture di tutti i tempi hanno sempre attinto e continuano ancora oggi ad attingere. È una disciplina straordinaria perché mette in grado la persona di partire da sé, dal suo corpo, dal suo respiro, dalla sua mente, per poter agire su tutto ciò che la circonda.
Lo yoga è una rigorosa auto disciplina che insegna a conoscere sé stessi, con tutte le possibilità e tutti i limiti propri di ogni individuo; è una via che ognuno può percorrere, una via che si apprende comunque solo attraverso la pratica costante e quotidiana.
Essendo questa disciplina di origine orientale essa ne respira i ritmi e le atmosfere richiedendo alla persona occidentale che vi si avvicina un po’ di pazienza , attenzione e intuizione per cogliere i messaggi non verbali che ne costituiscono il vocabolario principale. Per comunicazione non-verbale si intende tutto quel complesso di segnali, gesti, movimenti, posture, espressioni del volto, posizione spaziale, toni di voce ed altri aspetti che esprimono le nostre idee senza bisogno di parole.
E fondamentale, per chi si avvicina alla disciplina, decidere di accettare ciò che avviene, diventare semplicemente osservatori attenti e silenziosi di sé stessi, non voler affrettare i tempi, che devono essere necessariamente lenti, proprio come necessariamente lenta è l’esecuzione di ogni esercizio yoga.
Gli antichi praticanti Yoga possedevano una profonda comprensione della natura umana e di tutto ciò di cui l'uomo abbisogna per vivere in armonia con se stesso e con ciò che lo circonda. Essi percepivano il corpo come un veicolo alla cui guida sta la mente, mentre l'anima è la vera identità dell'uomo. L'azione, le emozioni e l'intelligenza sono le tre forze che muovono il "veicolo corpo". Per consentire uno sviluppo integrato, queste tre forze debbono essere in equilibrio.
Lo Yoga è una scienza completa della vita che ha avuto origine in India migliaia di anni fa. E' il più antico metodo di crescita personale del mondo, comprendente il corpo, la mente e lo spirito.
Gli antichi yogi (rishi) , migliaia di anni fa, avevano adottato l’abitudine di osservare gli animali della foresta notando che ognuno di loro possedeva determinate qualità e che ognuno di loro assumeva posizioni peculiari. Imitandone le posizioni, gli Yogi osservarono benefici effetti anche sul loro corpo. Per esempio, il pavone è un’animale caratterizzato da un grande potere digestivo al punto che può digerire perfino un serpente velenoso e quindi , adottando una posizione che assomigli a quella del pavone, si può rafforzare notevolmente il tratto intestinale. Gli Yogi erano arrivati in maniera del tutto empirica alla deduzione dei legami causa-effetto esistenti fra l'esecuzione di determinati esercizi e i benefici che ne nascevano e avevano creato una serie di esercizi chiamate ASANA ( posizione mantenuta confortevolmente). Dai testi antichi emerge la capacità sottilissima dei rishi di percepire con grande nettezza fenomeni naturali, loro connessioni e meccanismi normalmente invisibili e comunque difficili da cogliere anche per la scienza occidentale, giunta a conclusioni analoghe assai tardivamente.
Il movimento energetico che si crea attraverso le asana è tale che può veramente portare chi è particolarmente sensibile a quelli che si possono definire “stati di coscienza alterati”. È doveroso perciò per chi insegna non alimentare particolari sensazioni nelle persone che non hanno ancora trovato un buon equilibrio, che non sono ancora ben “centrati” e mentalmente forti. Certamente è corretto iniziare attraverso le asana un lavoro corporeo, per sciogliere le tensioni muscolari, per conoscere meglio il corpo, per aiutarlo se ha dei problemi a riequilibrare le energie vitali degli organi e dei visceri, ma ricordando comunque che si lavora sempre contemporaneamente anche su piani più sottili:
- sul respiro;
- sul suono che è parte del respiro stesso;
- sul simbolo che ogni forma o respirazione contiene;
- sui centri focali di energia, i Chakra, che vengono stimolati in ogni esercizio;
- sugli elementi del corpo che ai Chakra sono correlati e che occorre mantenere in armonia con gli stessi elementi esterni;
- sulla concentrazione mentale e sulla meditazione.
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