Vanessa Marzullo, 21 anni, di Brembate in provincia di Bergamo, studia Mediazione Linguistica e Culturale all’Università degli Studi di Milano e conoscere l’arabo e l’inglese. Greta Ramelli, 20 anni, di Gavirate in provincia di Varese, studia Scienze Infermieristiche e negli anni scorsi è stata impegnata in attività di volontariato in Zambia e in India. Queste sono le due volontarie che sono state rapite in Siria lo scorso 31 luglio dopo pochi giorni dal loro arrivo , il 28 luglio, e mentre erano a casa di una loro contatto locale ad Aleppo.
Il “progetto Horryaty” è stato fondato da Vanessa e Greta assieme al 47enne di Varese Roberto Andervill, e si appoggia ad altre associazioni di volontariato della zona. Il “progetto Horryaty” è un’associazione che organizza piccoli progetti di volontariato a favore dei civili siriani, la prima iniziativa del progetto è stata una raccolta fondi organizzata fra aprile e maggio del 2014. In tutto furono raccolti 2443 euro, destinati ad acquistare medicine, latte in polvere e pacchi alimentari consegnati poi in alcuni villaggi nella zona di Idlib, nel nord della Siria, e ad Homs, nel sud del paese.
Dopo la liberazione , una volta arrivate in Italia , interrogate dai magistrati antiterrorismo , le due ragazze hanno detto ai magistrati che sono arrivate due macchine con alcuni uomini armati e sono state portate via. I rapitori avevano il volto coperto e parlavano poco, soltanto uno diceva qualche parola di inglese. Dopo essere state catturate hanno chiesto ‘perché lo fate?’ E loro hanno risposto: ‘Per soldi’.
Il 31 dicembre scorso il Fronte al Nusra – il gruppo che “rappresenta” al Qaida in Siria – aveva diffuso un video che mostrava le due ragazze dire di essere in pericolo e chiedere aiuto al governo italiano.
Secondo il quotidiano britannico Guardian e Al Aaan, una televisione degli Emirati Arabi Uniti, il riscatto pagato è pari a 12 milioni di dollari, circa 10 milioni di euro. La cifra non è stata confermata da alcuna fonte ufficiale. Durante un’audizione alla Camera, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha definito le indiscrezioni sulla cifra pagata in cambio della liberazione delle due cooperanti prive di fondamento comunque Gentiloni non ha mai esplicitamente negato il pagamento di un qualche tipo di riscatto, precisando che L’Italia in tema di rapimenti si attiene a comportamenti condivisi a livello internazionale, sulla linea dei governi precedenti. Per noi la priorità è sempre la tutela della vita e integrità fisica dei nostri connazionali. Secondo Giacomo Stucchi, deputato della Lega Nord e presidente del COPASIR, la commissione parlamentare incaricata di vigilare sui servizi segreti, la cifra di dodici milioni di dollari è inverosimile.
Di fatto Greta e Vanessa sono tornate a casa sane e salve e questo è quello che conta di più.
Tra mille polemiche , in un paese misogeno , dove i leader politici che criticano i rapitori delle ragazze per come trattano le donne, hanno investito le due giovani volontarie con una marea di commenti sessisti, così come in passato è stato fatto con tutte le altre donne vittime di rapimento in circostanze simili, le due ragazze avranno ora modo di riposarsi nell'abbraccio delle loro famiglie.
La speranza è che in Italia più giovani seguano l'esempio di Greta e Vanessa e si mettano al servizio di cause umanitarie e sempre meno politici come i nostri attuali vengano eletti.
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