maandag 23 februari 2015

I danni del fumo

"la sigaretta è quella cosa che da una parte c'è il fumo e dall'altra un cretino" 
Oscar Wilde


La gravità dei danni dipende da : età di inizio e numero di anni di fumo; numero di sigarette giornaliere; modo di fumare (inalazioni più o meno profonde)
Il fumo inalato attivamente o passivamente da una sigaretta contiene oltre 4.000 molecole, alcune delle quali sicuramente dannose per l'organismo umano. Diversi composti sono bioattivi secondo differenti modalità, essendo cancerogeni certi, cancerogeni sospetti, irritanti o diversamente interagenti con i nutrienti assunti.
Le sostanze nocive del fumo che possono danneggiare direttamente l'apparato respiratorio, irritare e predisporre a danni ulteriori, ma anche indirettamente il resto dell'organismo, sono essenzialmente prodotti della combustione incompleta di tabacco e carta, e sostanze volatilizzate per la relativamente elevata temperatura che ne consegue:
catrame, prodotto da combustione incompleta e condensazione di sostanze altobollenti; 
composti organici volatili(VOC) tra cui il cancerogeno benzene; 
idrocarburi policiclici aromatici(IPA), provenienti dalla combustione sia della carta sia del tabacco, comprendenti i cancerogeni benzopireni;
particolato o polveri fini, principalmente il particolato carbonioso, anch'essi derivanti dalla combustione incompleta, fonte diretta di problemi cardiovascolari e substrato su cui si adsorbono alcuni IPA; 
nicotina, contenuta nelle foglie della pianta del tabacco e volatilizzata col calore; 
monossido di carbonio, prodotto dalla combustione incompleta; 
sostanze irritanti: 
in primo luogo le aldeidi(acroleina, acetaldeide), conseguenti ad una combustione incompleta ma a maggior livello d'ossidazione e irritanti le mucose; la formaldeideè un cancerogeno; 
e a seguire acidi organici carbossilici(acido formico), fenoli (fenolo, cresoli); 
ammine e ammoniaca; 
idrocarburi non aromaticidi varie tipologie (principalmente alcani C12-C15) che contribuiscono a intaccare lo strato lipidico protettivo di organi e cellule, predisponendo all'aggressione di altri composti; 
altre sostanze ossidanti. 
Il corpo umano impiega complessivamente 15 anni per eliminare dall'organismo gli effetti del fumo, eliminando tutte le sostanze assunte fumando abitualmente. Partendo dal momento in cui si smette di fumare l'ultima sigaretta. 
Smettendo di fumare si hanno benefici immediati (nell'arco di ore) - come una migliore respirazione, ed una maggiore capacità nella percezione di odori e sapori - e benefici a lungo termine: 
aumenta la speranza di vita; si riduce il rischio di tumori; scompaiono tosse e catarro; si riducono le affezioni delle vie respiratorie; si evitano bronchiti croniche ed enfisema; migliora la circolazione e si riduce il rischio di infarto e di ictus; migliora l'efficienza fisica e si previene l'impotenza; migliorano i riflessi; diminuiscono gli incidenti stradali e sul lavoro; si riduce il rischio di osteoporosi; le fratture guariscono prima; migliora la qualità del sonno; aumenta la fecondità e migliora lo stato di salute del nascituro; migliora lo stato della pelle e dei capelli; l'alito e la persona perdono l'odore (sgradevole) di fumo.
Danni del fumo all'apparato respiratorio sono : bronchite acuta, poi cronica, enfisema polmonare.
Danni del fumo a cuore e circolo sono dovuti al fatto che il fumo fa aumentare la pressione arteriosa, accelera l'aterosclerosi, ostacolando la circolazione del sangue nei vasi e aumentando il rischio di infarto e di ictus. I problemi circolatori causati dal fumo possono determinare: impotenza nell'uomo; declino mentale; invecchiamento precoce della pelle.
Il fumo riduce notevolmente le prestazioni atletiche, aumenta lo stress ossidativo, aumenta il rischio di gengiviti ed incrementa l'incidenza di ulcere gastro-duodenali.
Il fumo passivo è quello inalato involontariamente dalle persone che vivono o lavorano a contatto con fumatori.
Il fumo di tabacco è uno dei più pericolosi fattori inquinanti dell'aria in ambienti confinati e costituisce un rischio concreto per la salute dei non fumatori.
Nelle donne è maggiore il rischio di tumori dell'utero. La menopausa è anticipata ed è più alto il rischio di osteoporosi. Il fumo diminuisce la fecondità ed aumenta il rischio di aborti, parti prematuri, neonati sottopeso e morti premature. La nicotina ha inoltre la capacità di passare nel latte materno. Il fumo in gravidanza può causare un ritardo di crescita, di sviluppo mentale e polmonare del bambino.
Un fumatore su due muore di una malattia attribuibile al tabagismo. La speranza di vita di un fumatore è comunque di 8 anni inferiore a quella dei non fumatori.

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