donderdag 28 mei 2015

Effetti benefeci della cannabis


La canapa è una pianta erbacea a ciclo annuale la cui altezza varia tra 1,5 e 2 metri, e in alcune sottospecie può arrivare fino a 5 m. Presenta una lunga radice a fittone e un fusto, eretto o ramificato, con escrescenze resinose, angolate, a volte cave, specialmente al di sopra del primo paio di foglie. La pianta germina in primavera e fiorisce in estate inoltrata. L'impollinazione è anemofila (trasporto tramite il vento).In autunno compaiono i frutti, degli acheni duri e globosi, ciascuno trattenente un seme con un endosperma carnoso ed embrione curvo.


Originaria dell'Asia centrale e sacra per la gente hindu, la pianta era indicata in sanscrito con i termini bhangavijaya ganjika; inhindiganja. È generalmente accettata l'ipotesi secondo cui la canapa sia giunta nelle Americhe dopo Colombo; tuttavia alcuni scienziatihanno trovato residui di cannabis, nicotina cocaina in numerose mummie (115-1500 d.C.) scoperte in Perù.

Molte nazioni hanno iniziato a riconoscerne i pregi e a legalizzarla per scopi terapeutici. Comunque alcune persone credono, ancora oggi, che la marijuana sia una droga pericolosa, ma in realtà quello che questa pianta può fare è salvare vite umane e cambiare il mondo in cui viviamo curando nuovi pazienti migliorando la qualità della loro vita. La marijuana è stata utilizzata per curare diversi disturbi per secoli. 

Ci sono numerosi benefici dall’uso di marijuana per scopi terapeutici, ecco alcuni dei principali vantaggi che ha la cannabis:

in uno studio su pazienti con malattia di Alzheimer, in cui il fine principale era l'esame degli effetti stimolatori dell'appetito del THC si riscontrò non solo l'aumento dell'appetito e della massa corporea, ma anche diminuirono i comportamenti anormali fra i pazienti. La scoperta della diminuzione della pressione endo-oculare con la somministrazione di THC, all'inizio degli anni 1970, fu anch'essa dovuta a una felice casualità. Altre interessanti indicazioni che non sono state scientificamente investigate, ma restano problemi comuni nella moderna medicina possono beneficiare del trattamento con cannabis e cannabinoidi. Per questa ragione, negli ultimi tre-quattro anni sono state condotte delle indagini interrogando le persone che usano cannabis a scopo terapeutico. Sono state condotte sia come interviste orali non standardizzate nel corso di ricerche sul potenziale terapeutico della cannabis da parte di istituzioni scientifiche o statali (in Gran Bretagna, il Select Committee sulla scienza e la tecnologia della Camera dei Lord, negli USA l'Institute of Medicine) sia come indagini anonime utilizzando questionari standardizzati. 

Il trattamento degli effetti collaterali associati alla chemioterapia antitumorale è l'indicazione meglio documentata dei cannabinoidi, con circa 40 studi (THC, nabilone, altri analoghi del THC, marijuana). La maggior parte degli studi è stata condotta negli anni 1980. Il THC deve essere dato a dosi relativamente alte, per cui i suoi effetti collaterali si manifestano abbastanza spesso. In uno studio, il THC è stato inferiore alla metoclopramide ad alte dosi. Non ci sono confronti del THC con i moderni antagonisti della serotonina. Mentre il dronabinol è meno accettato nel trattamento degli effetti collaterali della chemioterapia, nella medicina popolare i cannabinoidi rimangono ben accettati e sono spesso usati anche in altre cause di nausea, incluse l'AIDS e l'epatite.

Ci sono solo pochi studi clinici dei cannabinoidi in condizioni dolorose. In uno studio, il THC orale si è dimostrato efficace nel dolore da cancro in dosi di 15 o 20 mg. Tuttavia alcuni pazienti ebbero effetti collaterali intollerabili. In uno studio in doppio cieco su un singolo caso, un paziente con febbre mediterranea familiare chiaramente ridusse il suo bisogno di oppiacei quando riceveva il THC rispetto a quando riceveva il placebo. La cannabis è stata usata con successo nella moderna medicina popolare in una moltitudine di condizioni dolorose, tra cui l'emicrania e altre forme di cefalea, malattie muscolo-scheletriche, artrite, nevralgie, neuropatie, dismenorrea, colite ulcerosa, malattia di Crohn, ecc.

Uno dei grandi benefici per cui viene utilizzata la marijuana è la riduzione di crisi. Ricerche hanno mostrato che la marijuana terapeutica può far diminuire le crisi e alleviare i sintomi dell’epilessia oltre che quelli della sindrome di Tourette. Una piccola quantità di olio di cannabis può avere come effetto quello di fermare crisi quotidiane che sono riscontrabili in un gran numero di pazienti. È stata anche utilizzata per trattare bambini con epilessia dopo che i loro genitori hanno provato qualsiasi altro mezzo disponibile e hanno scoperto che la marijuana a scopi terapeutici è la sola risposta che li aiutava a fermare o quantomeno a controllare le crisi dei loro figli.


È dimostrato che la marijuana cura la depressione in maniera sicura ed efficace, ma non è l’unica cosa che può fare, infatti diminuisce anche i sintomi della Sindrome di deficit di attenzione e iperattività. I sintomi più gravi sono sbalzi d’umore, ansia, depressione, irritabilità e insonnia. I pazienti che soffrono di depressione e ADHD hanno avuto maggior successo utilizzando marijuana terapeutica per trattare e ridurre i sintomi. È stato provato che la marijuana funziona aumentando il livello di dopamina nel cervello. Sono state condotte ricerche ulteriori per studiare l’uso di marijuana per scopi terapeutici per trattare la ADHD, pur essendo ancora in una fase iniziale sembra più sicuro utilizzare marijuana piuttosto che medicine per cui c’è bisogno della prescrizione a causa dei numerosi effetti collaterali potenziali.

Geen opmerkingen:

Een reactie posten