Grano Saragolla
Il grano Saragolla è una varietà di grano Khorasan, della stessa famiglia di quello a marchio Kamut® (quest'ultimo botanicamente corrisponde al Triticum Turgidum Turanicum) si coltiva da molti anni in alcune zone del nostro paese, soprattutto in Abruzzo. Quello conosciuto appunto come grano Saragolla, è invece il Triticum Turgidum Durum, un cereale antico che si può considerare tra i capostipiti dei più moderni grani duri.
Il Kamut® non è una varietà di grano ma un marchio registrato su un cereale che viene venduto in tutto il mondo a prezzi elevati giustificandone il costo con il fatto che si tratta di un prodotto di alta qualità bio, mai geneticamente modificato, e che il prezzo garantisce tra l'altro il giusto salario ai coltivatori.
Il Saragolla, che essendo prodotto in Italia è certamente da preferire al Kamut, è un cereale ricco di proteine vegetali e con poco glutine dunque più digeribile rispetto al più comune grano tenero.
Saragolla è un grano duro a ciclo precoce di taglia medio-bassa, con spiga aristata, dotata di ottima resistenza alle malattie fungine. Saragolla garantisce un potenziale produttivo elevatissimo e costante in tutti gli areali, con ottime caratteristiche qualitative della semola. Il buon contenuto proteico, l’eccezionale qualità del glutine e l’indice di giallo elevato (b = 24-26) consentono di ottenere un prodotto di ottima qualità pastificatoria.
Il saragolla si può trovare in chicchi, sotto forma di pasta, pane o farina.
Si utilizza come qualunque altro cereale integrale (riso, farro, etc.) per creare ottime insalate fredde con olive, capperi, cardi, alici fresche e peperoncino, oppure con salmone al vapore, pollo o manzo al curry, finocchi, indivia belga e gherigli di noci.
Il Saragolla fu introdotto in Abruzzo dalle popolazioni protobulgare Altzec nel 400 d.C. che provenivano dall'Egitto.
Il nome è costituito da due parole : Sarga che vuol dire giallo e Golyo che significa seme quindi chicco giallo.
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