Gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi». Venerata come pianta sacra, viene coltivata da oltre 5000 anni sugli altipiani pietrosi delle Ande ad altitudini comprese tra 3800 e 4200 metri. È una pianta resistente che non richiede particolari trattamenti.
La quinoa è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae, come gli spinaci o la barbabietola, si presenta con fusti fibrosi alti quasi 2 metri e sviluppa grosse spighe costituite da numerosissimi semi piccoli e rotondi.
I semi, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee o poacee. Si distingue da altri cereali per l'alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine.Nella terminologia anglosassone, che attribuisce il significato di cereale (parola di origine latina) alle sole piante ascrivibili tra le graminacee (o poacee) ed ai loro prodotti, la quinoa è invece classificata come pseudocereale. Per il suo buon apporto proteico costituisce l'alimento base per le popolazioni andine.
Largamente , ancora, usata in Perù , sta acquisendo favori anche nelle nazioni esterne al Sud America e da alcuni è stata definita la soia del 2000.
La quinoa è un alimento particolarmente dotato di proprietà nutritive. Contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco. È anche un'ottima fonte di proteine vegetali, poiché contiene tutti gli amminoacidi essenziali (fatto raro nel regno vegetale) e in proporzioni bilanciate, che corrispondono alle raccomandazioni dell'OMS. Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi. La quinoa, non contenendo glutine, può essere consumata dai celiaci.
La coltivazione della quinoa raggiunse l'apice in epoca precolombiana, dopo la quale venne quasi totalmente eliminata dai coloni europei per motivi religiosi; fortunatamente, in virtù delle proprietà nutrizionali dei suoi semi, recentemente si assiste ad una vera e propria impennata della sua produzione agricola.
Nonostante rappresenti una coltura estremamente interessante (soprattutto per i valori nutrizionali dell'alimento e la redditività della pianta), la quinoa è difficilmente coltivabile al di fuori del continente americano (con fatica se ne produce anche in America del nord). Inoltre, non contenendo glutine, la quinoa non si presta alla lievitazione, aspetto che ne preclude l'accesso al mercato del pane e dei derivati. In Italia la coltivazione della quinoa è ostacolata soprattutto dalle temperature troppo elevate e dall'eccessiva piovosità; inoltre, alcuni parassiti come gli afidi e le cimici intaccano gravemente i semi maturi di quinoa annientando la produzione.
Nonostante rappresenti una coltura estremamente interessante (soprattutto per i valori nutrizionali dell'alimento e la redditività della pianta), la quinoa è difficilmente coltivabile al di fuori del continente americano (con fatica se ne produce anche in America del nord). Inoltre, non contenendo glutine, la quinoa non si presta alla lievitazione, aspetto che ne preclude l'accesso al mercato del pane e dei derivati. In Italia la coltivazione della quinoa è ostacolata soprattutto dalle temperature troppo elevate e dall'eccessiva piovosità; inoltre, alcuni parassiti come gli afidi e le cimici intaccano gravemente i semi maturi di quinoa annientando la produzione.
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