dinsdag 24 februari 2015

I benefici della dieta vegana



Secondo Scienza Vegetariana e la dott.ssa Luciana Barone  le Proteine vegetali sono in grado di soddisfare il fabbisogno proteico giornaliero, fornendo da sole quantità adeguate di aminoacidi essenziali. Nell’alimentazione a base di cibi vegetali non è necessaria la simultanea assunzione di Proteine complementari, perché il consumo di diverse fonti di aminoacidi nel corso della giornata è in grado di assicurare l’assunzione di tutti gli aminoacidi essenziali in misura adeguata per le persone sane.
Gli Studi di popolazione hanno individuato una minor incidenza di morte per malattia cardiovascolare nei soggetti che presentavano elevati consumi di noci ed altra frutta secca: il consumo quotidiano può far guadagnare 2 anni di Vita (anche di più per gli uomini). L’assunzione quotidiana di frutta secca e di olii vegetali, soprattutto olio di semi di lino, è in grado di fornire adeguate quantità di Acidi Grassi Omega-3.
I cibi vegetali sono ricchissimi di Ferro (legumi, cereali integrali, verdure verdi, frutta secca e semi), ma in questi alimenti il minerale è presente nella forma non-eme, una forma molto sensibile alle interferenze positive o negative sull’assorbimento da parte di altre sostanze assunte contemporaneamente.
L’anemia da carenza di Ferro non è più diffusa tra i Vegani rispetto agli onnivori, anche se i Vegani presentano riserve di Ferro più limitate. Ciò appare vantaggioso in termini salutistici, dal momento che un eccesso di Ferro può generare delle specie molto reattive di radicali liberi, ed elevati depositi di Ferro sono fattore di rischio per molte malattie croniche.
Alcuni piccoli accorgimenti sono sufficienti per assumere quantità adeguate di Ferro dai cibi vegetali: accoppiare i cibi ricchi di Ferro con Vitamina C (agrumi, kiwi), evitarne l’associazione con cibi ricchi di Calcio (latticini, acque Minerali), tannini (caffè, cioccolato, vino rosso), eliminare i Fitati da legumi e cereali integrali (con accorgimenti quali l’ammollo preventivo seguito da abbondanti risciacqui).
Il fabbisogno di Calcio dei Vegani non è stato ancora stabilito, e la carenza di questo minerale può essere in rapporto variabile con il rischio di Osteoporosi. Risulta tuttavia che l’incidenza di questa malattia è elevata proprio in quei Paesi dove è elevato anche il consumo di cibi ricchi di Calcio (latte e derivati). Se ne ricava che la densità ossea è in funzione più della composizione della dieta e dell’attività fisica svolta che non della semplice assunzione di Calcio. Infatti, sono gli elevati consumi di Proteine animali, di sale, di caffeina e la mancanza di esercizio fisico i fattori che risultano principalmente correlati con l’Osteoporosi.
Elevate assunzioni di Calcio sono anche correlate con una riduzione del rischio cardiovascolare, grazie alla riduzione della Pressione Arteriosa, dell’incidenza di cardiopatia ischemica e di ictus cerebrale, e con la riduzione del rischio per certi tipi di Tumore.
Va quindi prestata particolare attenzione nell’inserire nella dieta fonti ottimali di Calcio (“greens and beans”, cioè legumi e verdure a foglia verde quali broccoli, cavoletti di Bruxell, cavoli, cavoli verdi, crucifere, bietole da coste, ed altre verdure verdi, eccetto gli spinaci). L’uso di acque Minerali ricche di Calcio e povere di Sodio può aiutare a raggiungere il fabbisogno giornaliero di Calcio.
Ne possiamo quindi dedurre con certezza che una dieta vegana ben bilanciata infatti è assolutamente in grado di fornire tutte le proteine, i minerali e le vitamine necessari al sostenimento di una buona salute.
Uno studio a favore di questa teoria è :  The China Study” che, dopo lunghi studi e dopo aver raccolto migliaia di dati, la correlazione tra assunzione di grassi animali e cancro fosse incredibilmente autoevidente.
Infatti nei paesi orientali dove le persone consumano ancora pasti frugali e dove la percentuale di proteine e quindi di grassi animali è molto bassa, la presenza di cancro alla mammella è incredibilmente bassa.
Col veganesimo abbiamo l' opportunità di controllare e guarire il diabete, malattia che incide moltissimo nella nostra società; una dieta vegana può consentire la riduzione o addirittura lo stop di assunzione di insulina.
Si ha spesso paura che la dieta vegana non vada bene per i bambini e le multinazionali del latte, poi,  affermano che il veganesimo è pericoloso per la crescita dei bambini perché si corre il rischio di non assumere abbastanza calcio, naturalmente è contro-informazione a scopo di lucro.
Le statistiche hanno dimostrato esattamente il contrario, mostrando come l’incidenza di osteoporosi sia nettamente inferiore proprio nei paesi orientali come il Giappone per esempio, dove vi è un consumo minimo di latte e derivati, e come sia invece molto alta proprio in paesi come gli USA e i paesi del nord Europa, dove le industrie casearie producono milioni di litri di latte ogni anno che verranno venduti agli ignari consumatori.
La verità è che le verdure a foglia verde, i semini, le noci e i fagioli contengono abbastanza calcio che viene assorbito e ben utilizzato dall’organismo umano per rinforzare le ossa a breve, medio e lungo termine, fornendo inoltre molti altri micro nutrienti essenziali per una buona salute a costo digestivo zero.
Se alla dieta vegana associamo il consumo di cibo biologico, quindi non stato trattato con pesticidi chimici, e consumato nel modo corretto, si ha la possibilità di controllare anche disturbi come allergie, ansia, depressione e ipertensione.
Con una nutrizione a base vegetale ogni cellula del corpo riceve finalmente quella forza di cui ha bisogno e questo permette all’organismo non solo di mantenere un ottimo livello di salute, ma anche di invertire l’invecchiamento e di guarire dalle malattie.
Noi siamo quello che mangiamo !




















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